Luca Di Pede
La Corte di Cassazione, con la sentenza in rassegna, ha confermato l’applicabilità della disciplina dell’amministratore di fatto ex art. 2639 del codice civile anche al settore del diritto penale tributario, in virtù di un’interpretazione estensiva che vede il principio di effettività, ivi desumibile, come un principio generale valevole per l’intero diritto penale economico. Come effetto del principio di diritto ivi stabilito, la S.C. rimette al giudice di merito il compito di valutare la pregnanza, ai fini dell'attribuzione della qualifica o della funzione di fatto, dei singoli poteri in concreto esercitati. Partendo dalla sentenza in esame, il contributo si propone di evidenziare le problematiche connesse alla continua espansione del richiamo al principio di effettività, ponendo in evidenza alcune contraddizioni ermeneutiche interne alla Corte di Cassazione, che mostrano come il principio testé citato non venga applicato in maniera eguale.
Parole chiave: Amministratore di fatto, Principio di effettività, Art. 2639 c.c., Principio legalità
The Court of Cassation, in the judgment under review, has confirmed the applicability of the regulations governing de facto administrator, as set forth in Article 2639 of the Civil Code, to the realm of tax criminal law. This affirmation is grounded in an expansive interpretation that recognizes the principle of effectiveness as a general precept applicable to the entirety of economic criminal law. As a result of the legal principle established in the aforementioned judgement, the Supreme Court has tasked lower courts with evaluating the significance of individual powers actually exercised, for the purpose of determining the attribution of the de facto qualification or function. Starting from the judgment under review, the contribution aims to highlight the issues arising from the continued expansion of the invocation of the principle of effectiveness, pointing out some hermeneutical contradictions inside the Supreme Court, which shows that it does not apply the above-mentioned principle in the same way.
Key words: De facto administrator, Principle of effectiveness, Art. 2639 civil code, Principle of legality
Francesca Di Muzio
La Corte di Cassazione torna sul tema dell’applicabilità dell’istituto della messa alla prova all’ente, ponendo fine al contrasto giurisprudenziale che negli ultimi anni ha visto orientamenti opposti dare origine a differenti pronunce.
Con l’informazione provvisoria n.17 del 27/10/2022 la Cassazione afferma il seguente principio di diritto: «l’istituto della messa alla prova (art.168-bis c.p.) non trova applicazione con riferimento agli enti di cui al d.lgs. n. 231 del 2001».
The Supreme Court deals again with the issue of the possibility for an entity to resort institution of probation; with this decision the Supreme Court put an end to the jurisprudential contrast which in recent years has seen opposing orientations give rise to different rulings.
With provisional information n. 17 of 10/27/2022, the Supreme Court affirms the following principle of law: «the institution of probation (art.168-bis of the criminal code) does not apply with reference to the entities indicated into d.lgs. 231/2001».
Parole chiave: messa alla prova, ente, decreto legislativo 231/01, inapplicabilità.
Stefano Nanni
La Corte di Cassazione torna sulla delega di funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e, in particolare, sui presupposti e i requisiti cui è subordinata l’efficacia liberatoria della posizione di garanzia a titolo originario e di vertice dell’organizzazione. Nel caso specifico, in capo al datore di lavoro di un’impresa edile, a fronte di contravvenzioni contestate nel cantiere ove questa operava, la responsabilità per i reati ascritti viene confermata nonostante la diligente designazione da parte sua di tutti i ruoli di cui la normativa vigente in materia impone la nomina (incluso il coordinatore della sicurezza e il preposto al montaggio di ponteggi). Si ritiene, infatti, che tali nomine siano insuscettibili di provocare una devoluzione della responsabilità penale alla stregua della delega di funzioni, questo perché la designazione costituisce solo l’adempimento parziale del debito di garanzia del datore di lavoro, alla cui integrale ottemperanza concorrono gli altri soggetti che sono direttamente destinatari di ulteriori obblighi di legge già in via originaria e non derivata.
Parole chiave: Delega di funzioni, Sicurezza sul lavoro, Posizione di garanzia, Garante originario, Garante derivato
The Suprem Court returns to the delegation of functions in the field of health and safety at work and, in particular, to the conditions and requirements to which the release effectiveness of the original and top management position of guarantee is subject. In the specific case, despite the diligent designation by him of all the roles which the current legislation requires the appointment (including the safety coordinator and the person in charge of scaffolding assembly), the responsibility of the employer of a company construction for the crimes committed on the construction site was confirmed. It is believed, indeed, that such appointments are unable to provoke a devolution of criminal responsibility such as the delegation of functions, this is because the designation constitutes only the partial fulfillment of the employer's guarantee debt, whereas the full compliance is ensured by the afrorementioned appointed subjects who are directly bound by the law.
Keywords: Delegation of functions, Health and safety on work, Position of guarantee, Original guarantor, Derivative guarantor