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Codice etico

Rivista di Diritto Penale di Impresa (RDPI) è una rivista digitale ad accesso libero che adotta politiche editoriali conformi a quanto indicato in materia di pubblicazioni scientifiche dalle COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.

La Rivista ospita saggi e note a sentenza a firma di membri interni e collaboratori  del progetto RDPI, nonché membri esterni che ne facciano richiesta, abbracciando politiche di diffusione a sostegno dell’accesso libero, così da fornire alla sua comunità di riferimento, sia in Italia che all'estero, un accesso immediato alla produzione scientifica di ambito giuridico.

I membri dell’organigramma, autori, collaboratori e valutatori sono portati a conoscenza delle seguenti disposizioni:

Art. 1 – Doveri della Direzione e del Coordinamento di RDPI

        1.1. Esito della proposta editoriale

La Direzione, nella veste del Direttore scientifico e del Direttore responsabile, è responsabile nel commissionare e accettare la pubblicazione di contributi, garantendo il funzionamento del flusso di proposta e valutazione secondo gli standard qualitativi sposati e adottati da RDPI. Prima ancora dell’approvazione, i Direttori, in quanto portatori e garanti della scientificità del progetto, individuano valutatori (referee) tra professori, ricercatori, avvocati e magistrati prossimi alle politiche e agli interessi della Rivista, incaricati della valutazione scientifica delle proposte editoriali pervenute.

I due Direttori sono responsabili della pubblicazione dei contributi preventivamente approvati, oltre che dai valutatori in fase di valutazione, anche dal Comitato scientifico.

        1.2. Deontologia

I Direttori e il Comitato scientifico, rappresentato dal suo Coordinatore, contribuiscono alla valutazione degli articoli proposti sulla base dei criteri di rilevanza scientifica, linearità e chiarezza espositiva, originalità delle riflessioni condotte, senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza e orientamento politico, accademico e scientifico dei contributori. Il Direttore scientifico, il Direttore responsabile e il Coordinatore scientifico sono inoltre vincolati alle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.

Nella scelta dei valutatori, i Direttori si atterranno ai criteri di competenza in materia e di rotazione, senza che sussistano conflitti di interessi, fattuali o potenziali, derivanti da rapporti di concorrenza, supervisione o finanziamento con i contributori della Rivista.

La Direzione assicura la tempestività della valutazione sino ad avvenuta comunicazione dell’esito agli autori.

      1.3. Riservatezza

Il Direttore scientifico, il Direttore responsabile e il Coordinatore scientifico, nonché ogni persona coinvolta nel flusso redazionale, si impegnano a non diffondere a terzi – ad eccezione dell’autore, dei valutatori e responsabili della produzione editoriale – informazioni sugli articoli pervenuti. La Direzione tutela inoltre la riservatezza dell’intera procedura di valutazione e modula i rapporti tra autori, valutatori e terzi tramite l’adozione di una piattaforma tecnologica (Author Portal).

La Direzione esercita infine la tutela del diritto di riservatezza delle persone citate nei contributi e nei documenti divulgati dalla Rivista.

        1.4. Clausola di diffusione pre- e post-pubblicazione

Il Direttore scientifico, il Direttore responsabile e il Coordinatore scientifico, così come quanti sono, a vario titolo, portati a conoscenza del contenuto dei contributi pervenuti sono tenuti a non farne un uso improprio a fini personali senza consenso provato dell’autore. Tale disposizione vige anche a seguito della pubblicazione del contributo, di cui dovrà essere riconosciuta la paternità tramite esplicita citazione della fonte.

Art. 2 – Doveri dei valutatori

        2.1. Individuazione

La Valutazione Scientifica, predisposta dalla Direzione, ha lo scopo di garantire la qualità scientifica della Rivista.

A tal fine, i contributi pervenuti alla Redazione vengono trasmessi dalla Direzione a un massimo di tre revisori appartenenti alla rosa di esperti attivi nella gestione della Rivista, o ad essa esterni, purché eletti sulla base di competenze scientifiche e operanti nel rispetto del presente codice etico.

Il contributo viene fatto pervenire ai valutatori prescelti a seguito dell’implementazione di una specifica piattaforma editoriale; ciò avverrà seguendo un processo tracciabile e certificabile di lavorazione.

La documentazione prodotta nell’ambito della valutazione è conservata dalla Direzione tramite l’adozione di specifica piattaforma.

        2.2. Calendario

I valutatori, di cui viene garantito l’anonimato lungo tutto il workflow editoriale, trasmettono al Coordinatore scientifico l’idoneità del contributo alla pubblicazione, nel rispetto delle tempistiche di valutazione precedentemente pattuite. La valutazione è in tal senso condotta secondo delle modalità tali da permettere all’autore di migliorare la qualità scientifica della propria proposta.

I valutatori che ritengono di non poter soddisfare i requisiti di lettura e valutazione dei contributi entro i tempi richiesti, in ragione di conflitti di interesse, sono tenuti a darne notifica alla Direzione della Rivista, al fine di non pregiudicare il corretto funzionamento della lavorazione editoriale. La Direzione può eccezionalmente concordare un diverso termine temporale di valutazione, purché ciò non influenzi le esigenze di tempestività del giudizio.

        2.3. Riservatezza

I contributi posti sotto valutazione, così come i dati acquisiti in ragione o attraverso la valutazione, sono da considerarsi a tutti gli effetti come documenti riservati, di cui non è possibile fare uso per ricerche personali.

        2.4. Imparzialità e analisi migliorativa

La valutazione è da condursi in modo imparziale e sulla base di criteri di rilevanza puramente scientifica. In tal senso, i valutatori sono tenuti ad astenersi dal dare giudizi personali e a motivare le proprie valutazioni, siano esse positive o negative, in ottica migliorativa producendo un giudizio articolato in modo analitico sulla base di criteri che tengano conto della struttura, dell’argomentazione critica, dei riferimenti normativi e delle referenze bibliografiche incluse nel contributo. Ogni valutatore è inoltre invitato a segnalare al Coordinatore scientifico eventuali somiglianze o sovrapposizioni sostanziali e formali tra il contributo sopposto a valutazione e altre opere a loro note. Il valutatore si impegna infine a segnalare riferimenti giurisprudenziali, normativi e bibliografici eventualmente trascurati dall’autore.

Art. 3 – Doveri per gli autori

        3.1. Conformità

Gli autori si conformano ai canoni di trasparenza e integrità scientifica del progetto RDPI, sia nella redazione del contributo che in ogni forma di collaborazione con la Direzione e il Coordinamento della Rivista.

        3.2. Accessibilità, originalità e plagio

Ove espressamente richiesto dai valutatori, gli autori sono tenuti e rendere note le fonti e i dati raccolti nel corso delle ricerche finalizzate alla proposta editoriale, così da garantirne il libero accesso e dichiarare l’originalità del lavoro sotto valutazione. Il contributo da valutare deve essere originale in ogni sua parte e, al suo interno, gli autori sono tenuti a riconoscerne paternità esterne, soprattutto in caso di contributi cronologicamente precedenti, tramite apposita citazione letterale o parafrasi.

        3.3. Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

Gli scritti proposti non devono essere stati pubblicati come materiale protetto da copyright in altre riviste scientifiche. L’autore non può altresì pubblicare, in più di una rivista, articoli scientifici derivanti dal contributo sottoposto a valutazione, a meno che non si dichiari e non si riscontri un effettivo progresso negli studi intrapresi o un taglio di diffusione (più divulgativo o meno) differente rispetto all’originale. In tal caso, la pubblicazione esterna dovrà essere eccezionalmente autorizzata dal Direttore scientifico in ragione di opportunità scientifica.

        3.4. Esplicitazione delle fonti

L’autore è tenuto a esplicitare sempre le fonti e i contributi menzionati nell’articolo. Dichiarazioni fraudolente o volontariamente inesatte costituiscono un comportamento respinto dal presente codice etico.

        3.5. Paternità dei contributi

La paternità scientifica del contributo deve essere correttamente riconosciuta, e attribuita, a tutti coloro che abbiano partecipato significativamente all’ideazione, organizzazione ed effettiva conduzione della ricerca che è alla base del contributo e che sono da indicare come coautori dell’opera. Il loro contributo deve essere ad ogni modo esplicitamente riconosciuto. In caso di contributi redatti a più mani, il primo autore responsabile dell’invio alla Direzione ha l’obbligo di dichiarare di avere: a) debitamente indicato i nomi degli altri coautori; b) ottenuto l’approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione.

        3.6. Erratum

In caso di errori o inesattezze registrati all’interno del contributo già pubblicato, l’autore è tenuto a informare tempestivamente la Direzione della rivista e a fornire tutte le informazioni necessarie per segnalare, in calce all’articolo, le doverose correzioni. La Redazione controlla la correttezza dell’impaginato e l’avvenuta correzione a seguito di almeno un giro di bozze.

        3.7. Potenziale conflitto di interesse

Qualora gli autori di un contributo (principalmente delle note a sentenza) abbiano avuto un'attiva partecipazione processuale al provvedimento posto in disamina (come difensore delle parti processuali, ovvero come organo inquirente o giudicante) devono - in caso di invito - astenersi dalla produzione del lavoro.

Il soprarichiamato potenziale conflitto di interesse (non correttamente denunziato) può determinare, in ragione dell'incompatibilità con questo codice etico, il rigetto della richiesta di valutazione dell'articolo da parte dei Direttori o del Coordinatore, ovvero la cancellazione dell'articolo in caso di già avvenuta pubblicazione.